STRADA MANGIANDO
street food e non solo

Chiusa con successo la 39° edizione della Sagra del Ficodindia di San Cono

Il ficodindia di San Cono DOP è stato il grande protagonista, lo scorso fine settimana, di un cartellone ricco di appuntamenti in occasione della 39a edizione dell’omonima sagra dedicata a questa eccellenza del territorio, affiancata dal III Festival Internazionale del Ficodindia.

San Cono, borgo della provincia di Catania alle pendici dei monti Erei, dal 3 al 5 ottobre si è trasformato in un palcoscenico a cielo aperto di sapori, cultura e intrattenimento. Sfiorate le 10.000 presenze nelle tre giornate della manifestazione. Numeri che rappresentano un grande successo per la sagra, confermandosi uno degli eventi autunnali più attesi e partecipati dell’intera Sicilia. 

Questo frutto prelibato, apprezzato anche all’estero, è stato celebrato non solo come prodotto simbolo del territorio, ma anche come volano per lo sviluppo economico, la promozione turistica e l’innovazione agroalimentare. Grande successo per le novità di questa edizione, appuntamenti hanno offerto l’opportunità di esplorare abbinamenti inediti e creativi: dal connubio tra vino e ficodindia, approfondito nella masterclass“Vino & Ficodindia”, ai piatti raffinati a base di pesce e ficodindia, proposti dallo chef Salvatore Guarino nel suo cooking show. Tra le creazioni più apprezzate, l’ostrica con panna acida e mostarda di ficodindia di San Cono DOP.  

Ampio spazio è stato riservato anche all’approfondimento con la masterclass “Ficodindia tra gusto e colore e prospettive di trasformazione”, un’occasione per conoscere e poter assaggiare anche il gelato al ficodindia del maestro gelatiere Antonio Cappadonia e per parlare delle opportunità del suo utilizzo trasformato, della commercializzazione del prodotto, con un focus sulle proprietà e caratteristiche organolettiche del ficodindia che, secondo alcuni studi, può contrastare l’insorgere di alcune patologie degenerative.

Il talk “Ficodindia: un volano per il territorio” con la partecipazione di esperti, rappresentanti delle istituzioni e addetti ai lavori, ha messo in luce il potenziale strategico della filiera con un momento di confronto sulle prospettive future: dalla valorizzazione del marchio DOP alle opportunità legate all’export, passando per i temi della sostenibilità, dell’innovazione tecnologica e della formazione continua dei produttori. Il ficodindia non è più solo un prodotto agricolo, ma un patrimonio culturale ed economico che merita attenzione, tutela e strategie di sviluppo condivise. Ripartire dal Consorzio di tutela significa unire le forze delle imprese per raggiungere traguardi ambiziosi: maggiore competitività, riduzione dei costi, condivisione di conoscenze, forza contrattuale e visibilità sul mercato. Con i suoi 2.000 ettari di coltivazioni specializzate e una produzione annua che oscilla tra i 150.000 e i 200.000 quintali, San Cono si conferma capitale europea del ficodindia e punto di riferimento per un’intera filiera che coinvolge oltre 250 produttori.

Grande partecipazione di pubblico anche agli spettacoli per bambini, laboratori, visite guidate e il percorso sensoriale “I 4 semi del gusto” a cura della Pro Loco. Sul palco di Piazza Gramsci tra gli ospiti d’eccezione Miriana Trevisan, il comico Giuseppe Castiglia e il cantautore Povia.

«La Sagra del Ficodindia è un vero motore di sviluppo per San Cono: valorizza il territorio e rafforza l’identità della nostra comunità. La grande affluenza di visitatori da ogni angolo della Sicilia conferma che stiamo percorrendo la strada giusta, rinnovando ogni anno un appuntamento sempre più atteso e partecipato», ha dichiarato il Sindaco, Dott. Cono Calaciura. 

«Quest’anno abbiamo ampliato il programma aggiungendo momenti di approfondimento che coinvolgessero il pubblico, il mondo accademico e quello enogastronomico con l’obiettivo di mettere in risalto e far conoscere le proprietà, le peculiarità e le potenzialità del nostro ficodindia DOP, puntando su contenuti di qualità.  rafforzare il posizionamento di San Cono come punto di riferimento in un percorso che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità» ha spiegato l’Assessore all’Agricoltura e Spettacoli, l’Avv. Emilio Grassenio.