Dall’8 all’11 maggio, Slow Fish 2025 accende i riflettori su Genova e sul mare come spazio da tutelare, conoscere e raccontare. A rappresentare la Sicilia in questa importante manifestazione internazionale dedicata alla pesca sostenibile e alla biodiversità acquatica sarà Messina, con la Condotta Slow Food locale e il ristorante Casa e Putia, affiancati dalla Comunità dei Pescatori dello Stretto, dai Cuochi dell’Alleanza e dalle realtà di Slow Food Calabria e Reggio Calabria Area Grecanica.
Un’occasione preziosa per far conoscere, anche attraverso il cibo, l’unicità dello Stretto di Messina: un territorio dove la cultura del mare, le tecniche di pesca artigianale e la cucina tradizionale si intrecciano da secoli, oggi tutelati dal Presidio Slow Food. In un contesto in cui si parla di ponti fisici e infrastrutture, Messina propone un altro tipo di connessione: un ponte fatto di conoscenza, sapori e memoria condivisa, capace di unire Sicilia e Calabria nel segno della sostenibilità e dell’identità.
Negli ultimi anni, la città dello Stretto si è distinta per il suo impegno nelle politiche alimentari responsabili, promuovendo processi di rigenerazione urbana, culturale ed economica. Questo percorso sarà protagonista a Slow Fish in quattro appuntamenti previsti venerdì 9 maggio, tutti curati dalla Condotta messinese e dai suoi rappresentanti.
Si comincia alle ore 11:00 con il talk “Il turismo che fa bene”, dove Nino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina, parlerà del turismo come strumento di rigenerazione ambientale e culturale, con un focus sul progetto Slow Food Travel.
Alle 15:30, l’incontro “Da grande farò il pescatore” affronterà il tema della pesca come mestiere del futuro e patrimonio culturale. Tra gli ospiti, Antonella Donato, pescatora e ristoratrice, che racconterà la sua esperienza tra mare e cucina, con una degustazione finale dedicata ai prodotti dello Stretto.
Alle 17:00 si terrà “Stretto Slow”, laboratorio e racconto sulla biodiversità e la memoria dello Stretto. Insieme a Mostaccio, alle sorelle Donato e alla cuoca dell’Alleanza Adriana Sirone, verranno proposte due ricette simbolo: Tortino di alici con crostone di Maiorca e Involtino di spatola con Vastedda del Belice, in un perfetto connubio tra tradizione e creatività.
La giornata si concluderà alle 19:30 con “Là dove si incontrano due mari”, una cena conviviale che celebra la pesca artigianale come bene comune. In cucina, ancora una volta, Sirone e Gregorio, insieme ai Cuochi dell’Alleanza, porteranno in tavola piatti sostenibili che raccontano il mare con gusto e consapevolezza.
Con la sua storia di contaminazioni, resilienza e saperi marinari, Messina si conferma tra le voci più autentiche e visionarie di Slow Fish 2025, proponendo una visione del Mediterraneo e dello Stretto come spazi vivi, condivisi e da custodire.
