Dal 13 al 15 giugno, Taranto si trasforma in un crocevia di sapori, saperi e tradizioni del Mediterraneo grazie a Mediterraneo Slow, l’evento firmato Slow Food Italia che celebra l’identità culturale del Mare Nostrum a partire dalla tavola.
Un’esperienza immersiva che attraversa le vie della città vecchia e approda fino al mare, tra show cooking, laboratori esperienziali, escursioni ed eventi off che intrecciano gastronomia, biodiversità e memoria.
Realizzata con il sostegno di Regione Puglia, nell’ambito del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA), e con la collaborazione del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Comune di Taranto, di Slow Food Puglia e dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, la manifestazione porta nel cuore della città oltre 80 espositori, un ricco calendario di attività gratuite e momenti di partecipazione collettiva pensati per tutte le età.
Il Mediterraneo nel piatto: gli show cooking
Tre serate, otto appuntamenti, decine di ingredienti, un unico filo conduttore: la cucina mediterranea come racconto di sostenibilità, creatività e tradizione.
Nei giardini di Piazza Garibaldi, le cuoche e i cuochi dell’Alleanza Slow Food portano in scena piatti che raccontano i territori e le comunità, tra ricette di memoria e innovazioni del gusto.
Si parte venerdì 13 giugno con l’iconica tiella barese di riso, patate e cozze, rivisitata da Paola Ortesta e Salvatore Riontino. A seguire, alle 21.00, spazio alla gransumanza: grano decorticato, ricotta dura e olio evo, simbolo della cultura contadina pugliese.
Sabato 14 giugno, dalle 18.30, si celebrano il pesce azzurro in scapece e le cozze nere del Mar Piccolo con pizze alla marinara firmate da Tiziano Saracino. A chiudere la serata, una genovese di pesce povero profumata di agrumi e menta.
Domenica 15, protagoniste sono la focaccia mediterranea, l’amatriciana di mare e il gran finale con “Il couscous unisce”, un incontro interculturale firmato da Mareme Cisse e Maria Carmela D’Acunto.
Il sapere che si fa: i laboratori “Come si fa?”
Oltre alla cucina da gustare, Mediterraneo Slow è anche cucina da imparare.
I laboratori “Come si fa?” invitano il pubblico a mettersi in gioco con attività pratiche guidate da artigiani, cuochi, pescatori e contadini.
Tra i momenti più attesi:
- Il dégorgement à la volée (venerdì 13, ore 20.30) con Agricola Felline e la sboccatura manuale delle bollicine.
- Dal chicco alla farina (sabato 14, ore 19), un laboratorio sui grani antichi pugliesi.
- A scuola di pesca e mitilicoltura (sabato 14, ore 21), per conoscere da vicino gli strumenti e i racconti del mestiere del mare.
- Come degustare l’olio extravergine (domenica 15, ore 19), per imparare a riconoscere pregi e difetti dell’oro liquido del Mediterraneo.
- Couscous a regola d’arte e cucina del recupero completano il programma, con mani in pasta, sapori autentici e riflessioni su spreco e sostenibilità.
- Gran finale danzante alle 22 con il laboratorio A scuola di sirtaki e danze del Mediterraneo: un momento di festa tra passi, musica e cultura condivisa.
Eventi off: il territorio racconta se stesso
Fuori dal centro, Mediterraneo Slow si espande in un palinsesto di eventi off che raccontano la ricchezza naturalistica e la biodiversità della provincia di Taranto.
Ogni giorno, dal 13 al 15 giugno, sarà possibile partecipare a:
- “Custodi della spiaggia”, attività di educazione ambientale in collaborazione con WWF Taranto lungo le coste del litorale jonico.
- “A scuola di maricoltura”, escursione tra le acque del Mar Piccolo con i mitilicoltori del Presidio Slow Food della cozza nera.
- Percorsi blu e birdwatching nelle riserve naturali del litorale tarantino e nella Salina Monaci di Torre Colimena (sabato 14).
- Trekking nel Bosco delle Pianelle e snorkeling a Torre Guaceto (domenica 15), per scoprire da vicino ambienti incontaminati, storie silenziose e la bellezza di una natura che evolve libera.
Mediterraneo Slow è un invito ad ascoltare, assaggiare, esplorare.
Un viaggio collettivo dentro la cultura del cibo e dell’ambiente, per riscoprire il valore profondo del Mediterraneo, dentro e fuori dal piatto.
