La vendemmia siciliana 2025 si conferma un’annata da ricordare. Grazie a un andamento climatico favorevole, la Sicilia – che con i suoi 100 giorni di raccolta da Ovest a Est vanta la vendemmia più lunga d’Italia – registra uve sane, maturazioni armoniose e quantità finalmente in crescita rispetto alle due annate precedenti. Le piogge autunnali e invernali hanno garantito adeguate riserve idriche; le precipitazioni di maggio hanno sostenuto la fase vegetativa; l’estate, mite e senza eccessi termici, ha favorito un percorso di maturazione graduale. Secondo le prime previsioni, i vini del 2025 saranno equilibrati, territoriali ed espressivi.
Sicilia Occidentale
A Contessa Entellina, la raccolta è iniziata il 28 luglio con lo Chardonnay da spumante, una data leggermente posticipata rispetto al record di anticipo del 22 luglio registrato nel 2024.
«Il ciclo vegeto–produttivo è stato regolare in tutte le nostre tenute e la qualità delle uve è ottima – spiega Antonio Rallo, winemaker di Donnafugata –. Le buone piogge e l’assenza di lunghe fasi di caldo intenso hanno permesso ai nostri vitigni di esprimere al meglio la tipicità dei diversi territori».
Annata eccellente anche nell’areale di Menfi.
«Una bella vendemmia, straordinaria nelle vigne più alte: Ulmo, Monte Cirami e Maroccoli hanno dato risultati eccezionali – afferma Patricia Toth, enologa di Planeta –. È stata ideale per i rossi da uve francesi, eccellente per Grillo e Sauvignon Blanc, molto buona per lo Chardonnay e si chiude con un Grecanico di altissimo livello».
Centro-Sud Sicilia
Nell’areale agrigentino, clima fresco e precipitazioni regolari hanno garantito una maturazione costante.
«Le piante non hanno subito stress idrici, le uve erano sane e prive di attacchi fitopatologici – sottolinea Giuditta Raccuglia, enologa di CVA Canicattì –. Le uve rosse mostrano equilibrio sia nel contenuto zuccherino che fenolico; i vini presentano colori intensi e profili aromatici e gustativi perfettamente coerenti tra naso e palato».
Etna
Sull’Etna, la vendemmia si è conclusa agli inizi di novembre con uve sane, abbondanti e di grande qualità.
«Il 2025 ci darà grandi soddisfazioni – afferma Serena Costanzo, enologa di Palmento Costanzo –. L’inverno piovoso ha ricaricato le riserve idriche; l’estate non calda ha permesso uno sviluppo vegetativo regolare. Ottima la resa, soprattutto per il Carricante».
Sud-Est Sicilia
A Vittoria l’estate mite ha favorito uve fresche ed equilibrate.
«I Frappati esprimono profumi ricchi di frutti rossi; i Nero d’Avola sono vibranti e snelli, perfetta espressione del territorio – evidenzia ancora Patricia Toth –. A Noto, qualche pioggia primaverile extra e un’estate senza eccessi hanno portato a una vendemmia precoce e splendida per il Moscato: vini intensi e territoriali, tipicamente “netini”».
Isole Eolie: Salina e Lipari
Annata regolare nonostante un’estate leggermente siccitosa.
«Avremo vini più pieni in bocca, ma sempre caratterizzati da buona mineralità e freschezza acida», spiega Pietro Colosi, winemaker di Cantine Colosi.
Per Emiliano Falsini, enologo di Tenute di Castellaro, si tratta di «una delle migliori annate degli ultimi anni, grazie al terroir vulcanico, alla gestione attenta del vigneto e a pratiche agronomiche sostenibili».
Pantelleri
Qualità eccellente anche a Pantelleria, dove la raccolta dello Zibibbo per l’appassimento è iniziata l’8 agosto nei vigneti più precoci.
«La vendemmia si sviluppa nell’arco di diverse settimane per via dei microclimi delle sedici contrade – ricorda Antonio Rallo –. Anche quest’anno le uve hanno espresso appieno la forza distintiva del Passito di Pantelleria».
Con la vendemmia 2025, Assovini Sicilia conferma un’annata di grande valore, in cui la diversità dei territori, la presenza di microclimi unici e il lavoro attento delle cantine hanno dato vita a vini identitari, equilibrati e ricchi di prospettiva.
