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 Beni confiscati alla mafia, gioiosa raccolta solidale di arance in un agrumeto di 5 ettari

Le prime partite di arance di elevata qualità, provenienti da un prospero agrumeto di cinque ettari in località Jungetto, precedentemente sotto il controllo della mafia ma ora sequestrato e affidato al Comune di Catania, sono state donate a enti di assistenza e carità. Questa iniziativa è stata resa possibile grazie a un’azione congiunta tra l’amministrazione comunale, guidata dall’assessore ai beni confiscati Michele Cristaldi, associazioni locali e chiese, in uno spirito di solidarietà comunitaria.

Numerosi volontari, insieme al supporto del personale della protezione civile comunale, hanno organizzato una giornata dedicata alla solidarietà, raccogliendo arance da destinare a enti che assistono i meno fortunati, come Caritas, parrocchie, e altre organizzazioni di beneficenza.

Questa felice iniziativa di raccolta di agrumi si svolge nei cinque ettari di terra, capaci di produrre fino a ventimila chilogrammi di arance, contraddistinte dal sigillo che ne certifica l’origine da un terreno confiscato alla mafia e dallo stemma del Comune di Catania. L’iniziativa continuerà nei prossimi giorni, offrendo un aiuto concreto a chi ha maggior bisogno. Hanno partecipato all’evento volontari e rappresentanti di varie associazioni, dimostrando un forte impegno civico e sociale.

L’assessore Cristaldi ha sottolineato l’importanza di restituire alla comunità ciò che è stato ingiustamente sottratto dalle mani della criminalità organizzata, utilizzando i beni sequestrati per scopi sociali come dimostrazione pratica della lotta alla mafia e ai suoi interessi.

Dopo la recente rinuncia del terreno da parte del soggetto che ne aveva precedentemente ottenuto l’uso, l’assessore Cristaldi ha rapidamente mobilitato le organizzazioni locali per un utilizzo solidale del terreno, evitando così il deperimento del raccolto e promuovendo un’azione di valore sociale.

Prossimamente, sarà indetta una nuova gara per l’assegnazione del terreno, con la speranza di un esito positivo, evidenziando l’impegno dell’amministrazione nel trasformare le risorse sottratte alla mafia in opportunità di bene sociale. Questo si inserisce in un ampio sforzo dell’amministrazione comunale, che da tempo lavora per accelerare il trasferimento dei beni confiscati alle organizzazioni sociali locali, superando le complessità procedurali.

La distribuzione degli agrumi raccolti, contrassegnati da adesivi che ne tracciano la provenienza, proseguirà nei prossimi giorni, coinvolgendo sia la protezione civile comunale che numerose associazioni volontarie. Diverse aziende hanno contribuito fornendo gratuitamente i mezzi necessari per la raccolta, sostenendo così l’iniziativa.

Simone Scarso