STRADA MANGIANDO
street food e non solo

Best Agrodolce 2020: i migliori del nostro anno

Il 2020 sarà un anno che resterà impresso nella nostra memoria, probabilmente sarà segnato nei nostri calendari con un avanti a precederlo e un dopo a seguirlo: un anno durissimo per il mondo della ristorazione, al centro della tempesta perfettadifficilmente tutto tornerà a essere come prima (e alla fine, in qualche modo, potrebbe anche essere auspicabile). Un anno difficile per moltissimi, durissimo per il mondo della ristorazione che si è trovato al centro di una tempesta perfetta: a parte i mesi estivi è stato un continuo tira e molla tra chiusure totali e parziali, legate a vincoli territoriali e orari. A fronte di questo c’è chi non ha riaperto o non riaprirà; chi si è concesso un tempo di riflessione, legato soprattutto alla consistenza proprietaria, che però sta diventando troppo lungo; chi ha pensato di mettere in campo nuove formule, dal delivery alla variazione dell’offerta nei locali in una forma di resistenza che possa essere fonte di ripartenza. Da questi partiamo nel best of del 2020, dove al contrario degli anni passati non daremo premi e citazioni: riteniamo che non sia il caso, ma scriveremo il meglio delle nostre esperienze a tavola.

E dunque si parte da chi è riuscito a fare del delivery non una semplice consegna di pietanze a domicilio, ma un format da mantenere e sviluppare nel futuro, anche nel divertente concetto di completare i piatti a casa: un format da mantenere e sviluppare anche in futuroTurnè di Anthony Genovese che recupera gli anni di esperienza in Oriente nella sua versione più popolare; 8pus di Giuseppe Iannotti che da Telese Terme fa partire in un percorso ittico che attraversa il mondo; Door to Door di Antonio Ziantoni, che nel neo stellato Zia ha fatto partire uno spin-off dedicato alla pasticceria, che avrà ingresso e spazi dedicati, orchestrato magnificamente da Christian Marasca. Ma anche il servizio esclusivo di Cristina Bowerman che oltre ai piatti di Glass Hostaria, porta a casa lo stovigliato originale del ristorante per rendere il più simile possibile l’esperienza. E non si possono non citare i ragazzi di Retrobottega, il cui delivery nel periodo di lockdown non si è limitato a fornire proprie creazioni, ma a farti arrivare a casa una spesa fatta di materie prime di qualità e che alla riapertura hanno saputo innestare dei pop up, dalla pizza al pollo, destinati a diventare da temporanei a permanenti.