STRADA MANGIANDO
street food e non solo

Coldiretti contro i tagli al budget per vino e carne 

Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, e il consigliere delegato di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, hanno lanciato un appello contro i tagli proposti dall’Unione Europea sulla promozione di vino, carne, prosciutti e birra. Queste misure rischiano di danneggiare la dieta mediterranea e il Made in Italy. In una lettera indirizzata al commissario europeo per gli affari economici, Paolo Gentiloni, al commissario all’agricoltura, Janusz Wojciechowski, al ministro dell’agricoltura, Stefano Patuanelli, agli europarlamentari italiani e ai leader dei principali partiti politici, Prandini e Scordamaglia hanno evidenziato l’importanza di non criminalizzare ingiustamente prodotti specifici indipendentemente dalle quantità consumate.

Coldiretti e Filiera Italia sottolineano che l’equilibrio nutrizionale deve essere ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera, anziché condannare singoli prodotti. Queste misure sono anche in contrasto con il sostegno accordato alla Dieta Mediterranea, riconosciuta come un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, compreso il cancro, che si basa sull’equilibrato consumo di tutti gli alimenti, incluso il vino a pasto.

Le limitazioni alla promozione rischiano di colpire prodotti con tradizioni secolari, mettendo a rischio la biodiversità dei territori e danneggiando prodotti tipici e le famiglie che li producono, spesso da generazioni, lottando contro lo spopolamento e il degrado. Coldiretti e Filiera Italia ricordano che l’Italia è il paese con la maggior ricchezza di piccole tipicità tradizionali che necessitano di sostegno per farsi conoscere sul mercato e che, senza promozione, rischiano di scomparire.

La continua demonizzazione di vino, carne, salumi e prosciutti, e il passaggio a una dieta unica mondiale basata su cibo sintetico, è in linea con la propaganda che Coldiretti e Filiera Italia non accettano. Queste organizzazioni sottolineano l’importanza di adottare un approccio che sostenga gli agricoltori che investono in metodi e pratiche agricole in grado di rispondere alle crescenti aspettative della società riguardo all’ambiente, agli ecosistemi, alla biodiversità e all’alimentazione.

È fondamentale “rifocalizzare” la politica di promozione sulle pratiche agricole e sul consumatore stesso, concentrandosi su una comunicazione nutrizionale corretta ed equilibrata. Si devono respingere atteggiamenti discriminatori verso i prodotti a base di carne e le eccellenze del settore vitivinicolo e della birra, che sono parte integrante della dieta mediterranea.

Coldiretti e Filiera Italia ribadiscono l’importanza di valorizzare gli elementi di benessere animale e sostenibilità della filiera zootecnica europea rispetto a quelli dei paesi extra-UE. Se si adottassero misure punitive, sarebbero proprio le aziende al di fuori dell’Unione a trarne un ingiustificabile vantaggio competitivo sulle imprese italiane ed europee.

SIMONE SCARSO