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Fao: oli vegetali e zuccheri fanno scendere l’indice alimentare

“Mentre normalmente si prevede che i prezzi elevati lascino il posto a un aumento della produzione, l’alto costo dei fattori di produzione, la pandemia globale in corso e le condizioni climatiche sempre piu’ incerte lasciano poco spazio all’ottimismo su un ritorno a condizioni di mercato piu’ stabili anche nel 2022”, ha affermato l’economista Fao Abdolreza Abbassian.

L’Indice Fao dei prezzi dei cereali e’ diminuito dello 0,6 per cento da novembre, poiche’ il calo delle quotazioni delle esportazioni di grano a causa del miglioramento delle forniture a seguito dei raccolti dell’emisfero meridionale ha piu’ che compensato i prezzi del mais in rialzo, sostenuti dalla forte domanda e dalle preoccupazioni per la persistente siccita’ in Brasile. Per l’intero anno, tuttavia, l’Indice Fao dei prezzi dei cereali ha raggiunto il suo livello annuale piu’ alto dal 2012 e ha registrato una media del 27,2 percento in piu’ rispetto al 2020, con il mais in aumento del 44,1 percento, il grano in aumento del 31,3 percento e il riso in calo del 4 percento.