SOSTENIBILITÀ E TIPICITÀ: QUESTI I PUNTI DI FORZA DI FEUDO ARANCIO, MARCHIO DEL GRUPPO MEZZACORONA CHE CON I SUOI VINI VALORIZZA LA RICCHEZZA ENOLOGICA DEL TERRITORIO SICILIANO.GAM
La nascita di Feudo Arancio
Ogni grande successo commerciale nel vino nasce dalla campagna (nel senso di terra!). E così è stato anche per Feudo Arancio, marchio che identifica la produzione di vini siciliani del Gruppo Mezzacorona. Feudo Arancio può contare su due splendide tenute: Solsicano di 280 ettari a Sambuca di Sicilia (Agrigento) e Villa Albius di 620 ettari ad Acate (Ragusa) per un totale complessivo di 900 ettari di cui quasi 700 vitati. Un progetto imponente avviato nel 2001 e realizzato per valorizzare a livello mondiale, insieme ai vini tradizionali del Nord Italia e in particolare del Trentino-Alto Adige (territorio storico del Gruppo Mezzacorona), anche i vini del Sud maturati in climi più caldi e secchi: prodotti particolarmente graditi ai consumatori, specialmente sui mercati anglosassoni. Il nome Feudo Arancio richiama il territorio di provenienza e rimanda a un mondo di nobiltà, stemmi araldici, tradizione gloriosa tipico dell’enologia e dell’agricoltura siciliana.
Simone Scarso
Gruppo Mezzacorona: sostenibilità e rispetto dell’ambiente
Il progetto isolano del Gruppo Mezzacorona è fortemente inserito nel territorio locale e impostato con la massima attenzione alla sostenibilità, alla qualità e al rispetto dell’ambiente con l’adozione di tutte le tecniche agronomiche più avanzate. L’intera proprietà, sia nella parte vigneti che in quella infrastrutturale delle cantine, di servizio e ospitalità, è stata realizzata ex-novo e in alcuni casi rinnovata. Sono state realizzate nuove cantine e sono stati rinnovati tutti i vigneti, che hanno affiancato la progettazione di strutture produttive moderne e tecnologiche.
Le aziende Feudo Arancio hanno ricevuto anche l’importante certificazione ambientale EMAS 2 sia sulla struttura enologica di cantina che sull’azienda agricola: uno dei pochi casi in Italia. La nuova frontiera è quella della sostenibilità, parola chiave che in Sicilia sta trovando la sua terra di elezione e che potrà rappresentare anche per Feudo Arancio un’arma in più nella commercializzazione sui mercati internazionali, dove i consumatori sono sempre più attenti e sensibili alle tematiche ambientali e al “modo” in cui si produce: le tenute di Solsicano e Villa Albius sono gestite con la massima attenzione, sia all’ambiente che al corretto impiego delle risorse naturali (specialmente dell’acqua), e regalano prodotti di altissimo livello.
I vini delle tenute di Solsicano e Villa Albius
La magia dei vini siciliani di Feudo Arancio sta nell’eccezionale opulenza e ricchezza di profumi, di vegetazione, di biodiversità dell’isola che danno cita a 14 etichette di cui sette varietali in purezza: tre sono i bianchi varietali (Grillo, Chardonnay e Inzolia) e quattro i rossi (Nero d’Avola, Merlot, Syrah e Cabernet Sauvignon) in perfetto bilanciamento tra varietà autoctone e vitigni internazionali. A questi si sono aggiunti negli ultimi anni alcuni uvaggi di grande ricchezza e suggestione: Hedonis (100% Nero d’Avola), Dalila (80% Grillo, 20% Viognier) e Cantodoro (80% Nero d’Avola, 20% Cabernet Sauvignon). E poi un passito naturale, l’Hekate.
Feudo Arancio, vino di successo in Italia e all’estero
I vini Feudo Arancio hanno riscosso un grande successo non solo in Italia ma anche in tutto il resto del mondo, infatti l’80% circa della produzione viene esportata principalmente in Usa, Germania, Nord Europa e Giappone. “Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto in questi anni con Feudo Arancio sia a livello produttivo che di marketing e distributivo”, commenta Stefano Fambri, Direttore di Nosio Spa, la società commerciale del Gruppo Mezzacorona. “Enologicamente parlando la Sicilia negli ultimi 15-20 anni è stata non solo riscoperta, ma anche valorizzata grazie all’introduzione della Doc, e soprattutto all’estero i nostri vini si sono fatti apprezzare per la loro capacità di trasmettere la straordinaria ricchezza enologica dell’isola. Feudo Arancio ha saputo porsi con originalità in un mondo produttivo già adulto, contribuendo a rafforzare un brand territoriale ormai consolidato e a differenziare anche la produzione del Gruppo, concentrata da sempre sui vini di eccellenza del Trentino e sul Trentodoc Rotari”.
Carta d’identità
- 2 tenute
- 900 ettari totali (700 vitati)
- 6milioni di bottiglie
- 2 cantine
- 150 serbatoi di stoccaggio
- 2.000 barriques
- 14 etichette prodotte
- 80% di export