Secondo la Coldiretti, quasi una volta su cinque (19%) la ricetta del tiramisù viene alterata nei ristoranti utilizzando ingredienti che non hanno nulla a che fare con il dolce originale, che rappresenta una delle tradizioni agroalimentari più famose del Made in Italy. Questo dato preoccupante è stato evidenziato in occasione della Giornata internazionale del tiramisù, che si celebra il 21 marzo.

La ricetta autentica del tiramisù, preparato con mascarpone, uova, caffè all’italiana, marsala, savoiardi, zucchero e cacao amaro, è stata la più cercata dagli italiani nel 2021 su Google, secondo quanto riportato dall’Accademia del Tiramisù. Tuttavia, ci sono varianti preoccupanti che utilizzano ingredienti che tradiscono la tradizione, come la ricotta al posto del mascarpone, la panna vegetale, bevande a base di soia, avena o riso, tofu, olio di semi, fecola di patate, frollini o pandispagna al posto dei savoiardi e yogurt senza uova.

La Coldiretti sottolinea che questa alterazione della ricetta coinvolge tutti gli ambienti, inclusi ristoranti, bar, pizzerie e cucine casalinghe, con l’introduzione di varianti per seguire regimi alimentari vegani o per offrire alternative più economiche ai clienti. Questa situazione mette in evidenza una pericolosa indulgenza della ristorazione italiana nei confronti di menù che puntano esclusivamente a catturare l’attenzione, a discapito dell’offerta enogastronomica autentica Made in Italy. La situazione è ancora più grave all’estero, dove è difficile trovare il tiramisù preparato secondo le vere tradizioni.

La Coldiretti fa notare che tra le altre specialità tradizionali del Made in Italy “tradite” a tavola vi sono anche la carbonara con l’aggiunta di panna (24%), la pasta al pesto con ingredienti diversi dai pinoli e sostituzioni di formaggio, come mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e formaggio comune al posto del parmigiano reggiano e del pecorino romano (23%), e la pasta alla Norma con l’uso di formaggio diverso dalla ricotta salata (19%).