STRADA MANGIANDO
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Guida de l’espresso, 5 i nuovi ” 5 cappelli”

È stata presentata oggi, a Firenze, la nuova Guida ‘I Ristoranti e i Vini d’Italia 2022’ disponibile da domani, 11 maggio, nelle edicole e librerie. Oltre 2.000 ristoranti e più di 100 pizzerie, raccontati e giudicati, insieme ai migliori vini italiani da scoprire, in questa quarantaquattresima edizione prodotta da Le Guide de L’Espresso. Gli chef Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò, di Dolegna del Collio) e Ana Roš (Hiša Franko, di Kobarid) ottengono quest’anno i ‘5 Cappelli’, così come salgono a ‘5 Cappelli’ Alessandro Dal Degan (La Tana Gourmet, di Asiago), Giuseppe Iannotti (Krèsios, di Telese Terme), Carlo Cracco (Cracco, di Milano), mentre ottengono il ‘Cappello d’oro’ Andrea Berton (Berton, di Milano) e Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini, di Verona).

I ‘5 Cappelli’ passano quindi da 13 a 18, mentre restano 14 i ‘Cappelli d’oro’, cioè i ‘ nuovi classici’, pur con qualche uscita e nuove promozioni.

Dei 2.000 tra ristoranti e trattorie cui è dedicata una scheda 14 sono con il ‘Cappello d’oro’, 18 con ‘5 Cappelli’ (erano 13), 34 con ‘4 Cappelli’ (erano 29), 117 con ‘3 Cappelli’ (erano 79), 273 con ‘2 Cappelli’ (erano 236), 605 con ‘1 Cappello’ (erano 619). I ‘5 Cappelli’ sono: Casadonna Reale Castel di Sangro (AQ), Cracco Milano, D’O Cornaredo (MI), Duomo Ragusa Ibla (RG), Hiša Franko Slovenia, Hotel, Mandarin Oriental – Seta Milano, Hotel Rosa Alpina – St. Hubertus Badia (BZ), Kresios Telese Terme (BN), La Madia Licata (AG), La Tana Gourmet Asiago (VI), L’Argine a Venco Dolegna del Collio (GO), Le Calandre Rubano (PD), Lido 84 Gardone Riviera (BS), Madonnina, del pescatore Senigallia (AN), Osteria Francescana Modena, Piazza Duomo Alba (CN), Uliassi Senigallia (AN), Villa Feltrinelli Gargnano (BS).

Mentre i ‘Cappelli d’Oro’ sono: Berton Milano, Caino Montemerano (GR), Casa Perbellini Verona, Casa Vissani Baschi (TR), Colline Ciociare Acuto (FR), Da Vittorio Brusaporto (BG), Dal Pescatore – Santini Canneto sull’Oglio (MN), Don Alfonso 1890 Sant’Agata sui Due Golfi (NA), Enoteca Pinchiorri Firenze, Hotel Rome Cavalieri – La Pergola Roma, La Peca Lonigo (VI), La Trota dal ’63 Rivodutri (RI), Lorenzo Forte dei Marmi (LU), Miramonti L’altro Concesio (BS).

Infine, sono oltre 100 le ‘Migliori Pizzerie d’Italia’ segnalate e votate con i ‘tranci’ di pizza, da uno a tre. Novità quest’anno la ‘Pizza d’oro’, attribuita a quattro pizzaioli che rappresentano valori di riferimento nel dinamico mondo della pizza italiana: Gabriele Bonci (Pizzarium, di Roma), Enzo Coccia (La Notizia, di Napoli), Simone Padoan (I Tigli, di San Bonifacio), Franco Pepe (Pepe in Grani, di Caiazzo). Nell’evento di presentazione, svoltosi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e condotto da Enzo Vizzari insieme a Luca Ferrua, direttore dell’hub Il Gusto, sono stati annunciati i vincitori dei premi per i migliori ristoranti e le eccellenze del territorio.

Ad aprire la giornata i saluti del sindaco di Firenze, Dario Nardella, dell’assessore al Bilancio, Federico Gianassi, e dei sovrintendenti Andrea Pessina e Alexander Pereira. ”Una cometa che continua a volare”, scrive nell’introduzione il direttore e curatore Enzo Vizzari. Vizzari spiega che la nuova edizione esce ”ventun anni dopo la mia prima introduzione alla Guida, anni nei quali mi sono trovato a commentare l’epoca d’oro della nostra gastronomia e l’incedere della Nuova cucina italiana, così da noi battezzata proprio su queste pagine”. “Mi sono seduto a tavola – prosegue – che eravamo un popolo di bravi artigiani dei fornelli, in bilico tra gli echi della grande cucina francese e il ritrovato orgoglio delle nostre tradizioni regionali”.

Nel corso delle sue edizioni, la Guida ha avuto la possibilità di raccontare le cucine di Mirella Cantarelli e di Nino Bergese, di Gualtiero Marchesi, di Fulvio Pierangelini, Gianfranco Vissani e Nadia Santini, per poi essere testimone dell’affermazione di cuochi come Massimiliano Alajmo e Massimo Bottura. ”Oggi che mi alzo da tavola, i cuochi d’Italia sono molto più che bravi artigiani. Siamo un Paese di culture e confini allargati, con donne forti che ne sono esemplari testimoni”, spiega Vizzari. ”È vero che purtroppo i ristoranti italiani faticano tuttora a generare la giusta attenzione delle istituzioni e vivono in situazioni di oggettiva fragilità, ma sono convinto che in questi ultimi trent’anni abbiamo vissuto non la parabola di una stella cadente bensì la nascita di una nuova cometa.

Non ci resta che continuare a guardare per vedere e raccontare dov’è diretta”, conclude Vizzari. Andrea Grignaffini, curatore de ‘I Vini d’Italia’, ribadisce la validità della svolta decisa qualche anno fa di puntare su una Guida molto selettiva e non enciclopedica, pensata cioè per chi, semplicemente, trovandosi fra le mani la carta dei vini in un ristorante o di fronte agli scaffali di un’enoteca, ha bisogno di un aiuto per scegliere ”con velocità e leggerezza, pensando al consumatore contemporaneo, sia esso più o meno abbiente, più o meno edotto, più o meno appassionato, abbiamo individuato delle categorie in grado di rispondere all’esigenza, sempre crescente di trasversalità”, scrive Grignaffini nell’introduzione. E l’accurata ricerca ha portato a selezionare i 100 bianchi, i 100 rossi, i 100 spumanti, i 30 rosati, i 30 dolci e i 100 vini sotto i 15 euro che sono presentati nella Guida.