STRADA MANGIANDO
street food e non solo

Il Chiosco di Bacco: l’Eldorado della carne

Immerso nell’entroterra riminese, precisamente a Poggio Torriana, attorniato da uno splendido giardino e accolti da un padrone di casa eccezionale, il Chiosco di Bacco si presenta come un locale raffinato e unico. Probabilmente, perché unica è la sua storia. Roberto Cenni e sua moglie Daniela Balducci hanno creato un ristorante gourmet, di grande eleganza e di forte impatto visivo, con proposte gastronomiche interessanti e materie prime di grandissimo pregio.


Nato come Chiosco per le piadine, negli anni Roberto e Daniela hanno saputo trasportare questo locale attraverso gli anni e le tendenze del momento, senza mai scendere a compromessi sulla bontà dei prodotti e senza mai tradire “Un certo gusto per le cose belle”, come ci spiega Roberto. Aperti ormai da 24 anni, sembrano lontani i tempi in cui si servivano aperitivi e piadine: oggi, il Chiosco di Bacco è un raffinato crocevia di incontri gastronomici, dalla tradizionale cucina romagnola, riveduta e modernizzata, a quella francese, fatta propria dal giovane ma preparatissimo chef Christian Semprini. Roberto Cenni, instancabile padrone di casa, ci spiega: “E’ certamente difficile farsi strada in una zona così legata alla tradizione gastronomica come la Romagna. Ma noi piacciono i prodotti di qualità, a prescindere da dove arrivano e, soprattutto, viaggiamo molto alla scoperta di altre culture gastronomiche. E’ così che sono nate le nostre speciali lumache”.


Le lumache del Chiosco di Bacco sono una rivisitazione delle lumache alla bourguignonne: il piatto viene presentato al commensale caldissimo, quasi incandescente e le lumache sono immerse in un sugo a base di burro, prezzemolo e aglio. Un piatto certamente non adatto a tutti, ma chi ama questo genere di prelibatezza, non dovrebbe perderlo per nessun motivo al mondo.
Certamente, il piatto forte del Chiosco di Bacco resta la carne. Roberto Cenni adora la carne, una cosa che non può nascondere, data l’immensa varietà di carni pregiate che, a rotazione, entrano nella cucina del Chiosco di Bacco e vengono proposte al commensale. Non solo carni italiane, dunque: noi, abbiamo avuto la possibilità di assaggiare una vera prelibatezza, ovvero la Sashi Finlandese, definita il wagyu europeo ed è un soprannome che si merita tutto considerata l’elevata marezzatura delle sue carni. Da questo punto di vista, fatti i debiti paragoni, ricorda dunque le marmorizzatissime carni giapponesi, mentre per il grasso giallo presente somiglia alla rubia gallega.

All’assaggio, la Sashi si presenta tenera e succosa, saporita come poche (provatela senza l’aggiunta di sale) e quel grasso…un burro che si scioglie in bocca come pochi altri: “Il nostro piatto forte resta l’asado e la tartare di marchigiana. Ci occupiamo noi della frollatura della carne, avendo celle antisettiche a temperatura che vanno da 0 a 2 gradi. Tanto per fare un esempio, la frollatura della marchigiana può arrivare fino a tre mesi e noi siamo in grado di offrirla al nostro cliente”. Viene da chiedersi se questo ristorante abbia mai pensato di ambire alla Stella Michelin. Roberto Cenni ci pensa su e poi risponde: “Certo, sarebbe un grandissimo traguardo, a chi non piacerebbe? Noi siamo già in guida Michelin dal 2008, abbiamo una cantina con più di 500 etichette con vini da tutta Italia e dall’estero, soprattutto dalla Francia. Un giorno, chissà”.