STRADA MANGIANDO
street food e non solo

La carne “finta” inganna 9 italiani su 10 non vegani. L’allarme di Coldiretti

 “Bistecche, salsicce e hamburger sono solo quelli ottenuti da carne vera, e non nascono in laboratorio magari da mix vegetali con spezie, coloranti ed esaltatori di sapore”. E' quanto afferma Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia, commentando l'immissione sul mercato mondiale di nuovi alimenti vegetali e sintetici che pero' nella denominazione richiamano prodotti di origine animale. Nel mirino della Coldiretti la “carne finta” che inganna “piu' di 9 italiani su 10 che non seguono un regime alimentare vegetariano o vegano, utilizzando nomi come ad esempio 'burger vegano' e 'bistecca vegana' con l'unico limite di specificare sull'etichetta che tali prodotti non contengono carne”. Eppure lo scorso ottobre il Parlamento Europeo aveva negato lo stop all'uso di denominazioni come quelle citate da Coldiretti. Tutti gli emendamenti presentati sulle false denominazioni erano stati respinti con i prodotti 'fake meat' che rimanevano dunque consentiti.

“Si tratta di una comunicazione subdola che rischia di indurre i consumatori a pensare che questi prodotti siano dei sostituti, per gusto e valori nutrizionali, dei prodotti a base di carne. In realta' non e' cosi'”, sottolinea Voltini. Per la Coldiretti lombarda, la carne “fornisce elementi necessari alla crescita e allo sviluppo del corpo che nessun altro alimento da solo e' in grado di dare”. In particolare, quella italiana “nasce da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualita' non ha eguali al mondo”. Un settore, come spiega Voltini, “che alimenta economie circolari con la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni ma anche per la produzione di energie rinnovabili come il biogas”. L'urgenza e' quella di “una norma nazionale per fare definitivamente chiarezza su veggie burger e altri prodotti”, che garantisca da una parte una corretta informazione ai consumatori e dall'altra “tuteli il settore dell'allevamento, che rappresenta uno dei comparti chiave dell'agroalimentare lombardo e italiano”, conclude.