Un momento di incontro alla presenza del professore Filippo Drago, ordinario di Farmacologia all’Università di Catania, che ha parlato di questo nuovo modo terapeutico di fare cucina. Aperte le iscrizioni per neodiplomati all’Alberghiero e chef professionisti
La scuola di “Gastronomia Funzionale” del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’Università degli Studi di Catania, è stata protagonista di Ristora Hotel Sicilia, il prestigioso salone dedicato al settore Ho.Re.Ca., ospite all’interno del nuovo polo fieristico di Misterbianco all’interno dello stand Zanussi Professional.
Un momento di confronto e incontro alla presenza del professore Filippo Drago, ordinario di Farmacologia all’Università di Catania, che, durante uno show cooking con lo chef Giuseppe Pappalardo e il dottore Ottavio D’Urso, ha sottolineato l’importanza di questo modo di fare cucina, una nuova filosofia che punta alla preparazione di piatti di qualità ma anche dotati di effetti benefici per il percorso terapeutico di diverse malattie.
Ai fornelli un piatto che ha esaltato la luteina, una sostanza conosciuta per aiutare la vista a causa del suo effetto neuro protettivo: presente nelle zucchine, nei peperoni e nei pistacchi.
Le zucchine sono state bollite per preservare la massima ritenzione di luteina, mentre il pistacchio è l’ingrediente sinergico perché oltre a contenere la luteina, contiene la naringenina, una sostanza nota per la sua azione antiossidante ma che in questo caso è utile per far assorbire maggiormente al nostro organismo la luteina. Questi ingredienti sono stati accompagnati dal bulgur detto anche grano spezzato. La sua caratteristica è quella di contenere una significativa concentrazione di amidi resistenti il cui consumo oltre ad apportare benefici all’intestino può aiutare a ridurre i livelli di glucosio nel sangue, sia a digiuno che postprandiale.
Nella scuola di Gastronomia Funzionale, la cui sede è a Troina, del resto viene data molta attenzione ai metodi di cottura di ogni singolo alimento, e basandosi sulla letteratura scientifica, si creano dei piatti in funzione delle sostanze benefiche che vogliono preservare in un alimento. Per sostanze benefiche si intendono i micronutrienti come le vitamine e minerali, ed i componenti considerati ad effetto positivo sull’organismo come i polifenoli e i carotenoidi.
“Questo incontro – dichiara il prof. Filippo Drago – è di significato e di valore particolare perché si colloca nell’ambito di un’area di formazione professionale ancora poco esplorata in Sicilia. Lo scopo della Scuola Superiore in Gastronomia Funzionale è quello di formare esperti a diversi livelli di professionalità che acquisiscano un expertise in percorsi gastronomici indirizzati al benessere delle persone. Non si tratta di conoscenze tecniche indirizzate alla realizzazione di prodotti gastronomici che assomiglino nemmeno lontanamente alle diete delle mense ospedaliere, dove si trovano piatti in cui mancano quei nutrienti da evitare per il buon trattamento di alcune patologie. Si tratta invece di formare esperti in gastronomia di qualità che possano invece, nell’esaltazione delle qualità di un piatto, indirizzare l’alimentazione su percorsi di tipo terapeutico”.
A prendere parte all’incontro in rappresentanza del comune di Troina, diretto dal sindaco Fabio Venezia, Gabriele Caputo, responsabile del II Settore – Economico Finanziario e l’assessore al Turismo, Stefano Giambirtone.
“La nostra presenza a Ristora Hotel Sicilia sottolinea ancora una volta – commenta l’assessore – il processo valorizzazione del nostro territorio. Grazie all’accordo tra Comune e Università di Catania la prima Scuola di Gastronomia funzionale in Sicilia sarà un punto di riferimento per formare giovani e anche chef nella ristorazione di qualità mettendo al centro la dimensione salutistica del cibo”.
Il percorso formativo le cui iscrizioni sono già aperte consultando il sito www.unict.it sarà articolato su due diversi livelli, entrambi in 4 moduli, per un totale di 180 ore (30 CFU) di attività didattiche e pratiche: il livello “Basic” si rivolge agli studenti e neodiplomati degli istituti alberghieri che desiderano acquisire competenze nel Functional Food; il livello “Advanced” si rivolge invece a chef professionisti.
Simone Scarso