Tempo di festeggiamenti a Belfiore di Pramaggiore. Lo Stajnbech Rosso compie 25 anni!
Parliamo del primo blend barricato, che porta proprio il nome dell’azienda, creato da Adriana Marinatto e Giuliano Valent, i proprietari che guidano l’azienda insieme alla giovane figlia Rebecca, rappresentante della seconda generazione di Stajnbech, con l’intenzione di avere una varietà autoctona di gran carattere come il Refosco da proporre in una versione facilmente abbinabile ai piatti di tante culture e tradizioni, grazie all’eleganza data dal suo affinamento e dal Cabernet Sauvignon.
“Siamo senza dubbio orgogliosi dei nostri vini bianchi – dicono da Stajnbech – ma non vogliamo assolutamente dimenticare i nostri vini rossi, considerando il fatto che storicamente questo è un territorio vocato proprio a questa tipologia. Abbiamo creato un blend scegliendo un vitigno autoctono, il Refosco dal Peduncolo Rosso, per continuare a farci ambasciatori del nostro territorio e delle sue peculiarità anche all’estero.”
Questo vino, inserito nella linea dei Superiori che comprende referenze dalla grande personalità, è ottenuto per il 70% da uve Refosco Peduncolo Rosso e per il 30% da Cabernet Sauvignon che crescono su terreni argillosi. Le uve vengono macerate e fermentate in tini di acciaio inox a temperatura controllata con successiva pressatura soffice. Il vino viene poi affinato in barriques di rovere francese per 15 mesi. Dal colore rosso rubino carico con intensi riflessi violacei, al naso presenta eleganti sentori di mora, marasca, vaniglia e note speziate. Al palato ha grande spessore, secco, pieno. Armonico, con note di cioccolato e frutta rossa accompagnate da un elegante retrogusto di rovere.
Si abbina bene con formaggi stagionati, carni importanti, selvaggina, agnello, capretto e grigliate. Può essere degustato anche come vino da fine pasto o da meditazione.
La famiglia Valent da quattro generazioni ha stretto un patto col territorio che la ospita, scegliendo di lavorare solo con persone e tecniche di vinificazione che esprimano a pieno la loro intrinseca natura. Ogni annata viene interpretata mettendoci passione, rispetto e adattamento. I vini che ne derivano sono il risultato di un accordo perfetto tra terra, uomo e saper fare, come recita il logo Stajnbech, Coltiviamo Armonie.