E’ arrivato dicembre e anche quest’anno lo chef stellato Pietro D’Agostino de la Capinera di Taormina rinnova la tradizione e porta in tavola il MIO panettone gourmet che porta la sua firma. Ma per questo Natale 2022 lancia tre proposte da servire dopo una degustazione in ristorante o da spedire a casa, per condividere con gli amici la bontà di un prodotto artigianale. Materie prime di eccellenza e territorio restano le linee guida che hanno ispirato la realizzazione di un dolce che rispettando la ricetta originale, si arricchisce di alcune note gustative che lo rendono più ricercato al palato. “Chiamalo, se vuoi stellato”, scherza lo chef del La Capinera, fresco di rinnovo della stella Michelin per il quindicesimo anno consecutivo. “Da sempre il panettone è il simbolo del Natale in tavola; è il dolce tipico delle festività che accompagna ogni famiglia, ogni cenone e anche quest’anno volevo accompagnare con il MIO panettone ogni brindisi di buon augurio a tutti. Ma rispetto all’anno scorso, ho scelto altre due nuove versioni”, dice D’Agostino.
Tre proposte, dunque, che rappresentano un itinerario virtuale della Sicilia gastronomica. Dalla Piana di Catania arrivano le gustose arance, da cui vengono raccolte con cura le scorze che vengono trattate con acqua e zucchero per la più classica delle ricette. Dal gusto delicato, le scorze vengono accompagnate dall’uvetta passa imbevuta di un ottimo vino passito proveniente da Pantelleria. Le scorzette candite sono una delle tante pietanze della cucina siciliana carica di fascino, storia e sapori di un tempo passato.
Dal ricco sottobosco dell’Etna, caratterizzato da una fertilissima vegetazione, dai castagni e ulivi imponenti, vigne suggestive che si incastonano tra le stratificazioni di pietra lavica e si intrecciano ad alberi di frutti arrivano le tipiche meline gialle, che hanno ispirato la seconda ricetta gourmet. In una versione caramellata con zucchero di canna e cannella, le fette di mele vengono poi ammorbidite da una glassa di cioccolato bianco.
E non ci si sposta poi tanto, forse si sale un po’ di latitudine per raccogliere un’altra tipica produzione etnea, tanto famosa da aver dato il nome tanti anni fa, ad un grotta scavata dalla pietra lavica durante una lontana eruzione vulcanica, che venne svelata da un gruppo di speleologi dopo ebbero attraversato una barriera naturale di rovi di lamponi. Proprio i lamponi con il loro sapore dolce e un po’ acido, vengono lavorati e immersi nel cioccolato fondente, per un tripudio di gustosità .
Il nome MIO riprende la linea di prodotti “IO Pietro D’Agostino” che rappresentano la sua personale selezione di materie prime di eccellenza, che non possono mancare nella sua cucina.
Il “Mio” panettone firmato Pietro D’Agostino, si può prenotare inviando una mail all’indirizzo info@pietrodagostino.it, verrà spedito direttamente a casa.
Simone Scarso