Dal bilancio sugli ultimi 10 anni di attività del settore agroalimentare ed enologico al ruolo della comunicazione e del marketing nel food & wine del post-pandemia. Dalla dimensione del cibo in rapporto a uno stile di vita sano e all’impatto di questo sulla vivibilità al ruolo fondamentale degli operatori di settore nella tutela dell’ambiente e della biodiversità, anche alimentare. Di tutto questo si parlerà durante la decima edizione del seminario “Food, Wine & Co. Food sustainability. Dal marketing al prodotto, ai territori e alle persone d’eccellenza”, che si svolgerà il 15 e 16 ottobre prossimo.
L’evento, organizzato dal master in Economia e management della comunicazione e dei media dell’Università di Roma Tor Vergata, si terrà, quest’anno, in occasione di Welfair – Il benessere in fiera, evento digitale organizzato da Fiera di Roma e dedicato ai temi del benessere e della salute. Il concept di Food, Wine & Co. è stato ideato nel 2012 da Simonetta Pattuglia, direttore del master in Economia e management della comunicazione e dei media, curatrice dell’evento e Paola Cambria, direttore comunicazione e giornalista eno-gastronomica.
Il commento di Simonetta Pattuglia, curatrice di Food, Wine e Co.
“Dalla comunicazione eno-gastronomica al marketing territoriale, dalla food innovation al food brand: nel corso di dieci anni, il nostro appuntamento ha coinvolto con successo il settore industriale, agricolo e di trasformazione alimentare a 360 gradi. Quest’anno, per il decennale dalla prima edizione, approfondiremo, in ottica marketing e comunicazione, gli aspetti legati a diverse tematiche, quali ad esempio: la tutela della biodiversità alimentare, attraverso il rispetto dell’ambiente e la valorizzazione dei prodotti tipici di un territorio che incentivano anche il turismo; il cibo come benessere, in rapporto ad uno stile di vita sano e al suo impatto sulla vivibilità e sui nuovi modi di abitare le città; il ruolo strategico della nuova imprenditoria, con le storie di aziende giovani che fanno dei loro prodotti una virtù; il valore del turismo eno-gastronomico in Italia e il suo contributo positivo alla ripresa economica del Paese”.
“A causa del perdurare della pandemia, i settori agroalimentare ed eno-gastronomico stanno trovando soluzioni nuove per adattarsi al ‘new normal’ – continua inoltre Pattuglia – E questo cambiamento non potrà prescindere dal modo in cui concepiamo il nostro rapporto con la terra, i suoi prodotti, i suoi processi e con i servizi che ne scaturiscono. In quest’ottica, il mondo digitale offre tanto in termini di innovazione e ottimizzazione dei processi, di competenze e di capacità di fare rete nei diversi comparti”.