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Unesco: cucina italiana candidata a patrimonio dell’umanità

La cucina italiana candidata a Patrimonio mondiale Unesco. L’annuncio è arrivato in una conferenza stampa al Ministero della cultura, nel Salone del Ministro, sul tema ‘Il patrimonio culturale immateriale’. Presenti, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida; il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano; il Sottosegretario alla cultura, Gianmarco Mazzi. La candidatura sarà valutata nel 2025, ha spiegato Mazzi, “quindi ci aspettano due anni in cui dovremo promuovere il nostro cibo in Italia e nel mondo, ci auguriamo che possa vedere una partecipazione collettiva”.

“Era ora! Perché l’amatriciana sta al Colosseo come la carbonara sta al Pantheon”, esulta lo chef pluristellato Antonello Colonna che a LaPresse sottolinea come “da adesso ancora di più, alla luce di questo ennesimo riconoscimento, diventa fondamentale difendere la nostra identità, quella dell’Italia. Perché il Made in Italy non è un’etichetta ma uno stile di vita, lo si vede dalla moda, dal design, dall’enogastronomia che tutto il mondo apprezza e sta a noi tutelare la dieta mediterranea senza farsi prendere dalla sudditanza europea che vorrebbe metterla in discussione.

Domani nelle scuole maestri e professori dovrebbero cominciare la lezione ricordando questo ennesimo riconoscimento della cucina italiana, che si aggiunge ai formaggi nella top ten mondiale e al fatto che amatriciana e carbonara sono i piatti più amati dai turisti di tutto il mondo. Se mi chiedono lei chef che cucina fa? Io rispondo genuina, casareccia, che male c’è? Non siamo affatto provinciali.

Perché la cucina italiana è cultura e quindi merita di andare sotto l’egida del ministero della Cultura”. La candidatura della cucina italiana a Patrimonio mondiale Unesco è stata lanciata attraverso un breve video in cui figurano le parole ‘Cultura’, ‘Tradizione’, ‘Bellezza’, ‘Vita’. Il sottosegretario Mazzi ha spiegato che questa “è una decisione per lanciare un grande patrimonio nazionale. Riguarda i 60 milioni di italiani nel nostro Paese e gli 80 milioni di nostri connazionali che vivono fuori all’estero. Oltre agli stranieri. Questo è il primo giorno di un cammino che ci auguriamo ci porti a vincere questa candidatura, che avrà l’esito nel 2025. Ci aspettiamo che in questi 2 anni la candidatura possa vedere una partecipazione collettiva”.

Quella di candidare la cucina italiana a patrimonio mondiale dell’Unesco è “una vicenda molto centrale e importante. Sono convinto che esiste il sistema Italia che ha diverse articolazioni”, ha spiegato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla conferenza stampa di annuncio della candidatura della cucina italiana a patrimonio mondiale Unesco andata in scena al MiC. Uno degli elementi di forza della costituenda Villa Verdi è il contesto enogastronomico di quell’area.

Bonaccini ci ha spiegato che c’è tutta una tradizione di ristorazione di rilievo. L’attrattiva sarà data da Verdi ma senza elemento enogastronomico non avrebbe la stessa forza”.”La candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’umanità è la risposta a chi vuole imporre una dieta globale fondata su insetti e cibi sintetici senza alcun legame con il territorio, l’agricoltura locale, le tradizioni e la cultura”, esulta il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente un annuncio “che – sottolinea ancora la Coldiretti – arriva con il record storico realizzato dalle esportazioni agroalimentari Made in Italy nel mondo dove hanno raggiunto il valore di 60,7 miliardi anche sotto la spinta della domanda di italianità in cucina. Un’iniziativa utile per valorizzare l’identità dell’agroalimentare nazionale e fare finalmente chiarezza sulle troppe mistificazioni che all’estero tolgono spazio di mercato ai prodotti originali”.

Simone Scarso