STRADA MANGIANDO
street food e non solo

Wine Not? 2024 segna un’edizione da ricordare. Crescono i consensi per l’evento dell’Associazione Sabatina. Premiate 5 cantine siciliane.

Un’edizione da ricordare, ricca di novità, che resterà nella memoria. Grande è stato il successo della quarta edizione di Wine Not? che si conferma uno degli appuntamenti enogastronomici più apprezzati dell’estate della provincia messinese, con un significativo aumento di presenze rispetto allo scorso anno. 

All’evento – promosso e organizzato dall’Associazione Sabatina con il patrocinio del Comune di Rometta e della Città Metropolitana di Messina e la partnership dell’Associazione Italiana Sommelier, che si è svolto domenica 4 agosto nel borgo di Sant’Andrea di Rometta, – hanno preso parte circa tremila persone, provenienti da tutta la provincia di Messina e oltre, che sfidando il caldo di questo agosto infuocato, hanno portato allegria nel piccolo borgo incastonato tra mare e montagna che si è riempito di musica e colori in una ideale passeggiata tra i vigneti italiani.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente dell’Associazione socio-culturale fondata a Sant’Andrea nel 1972 che oggi conta 120 soci (il più piccolo ha 18 anni, il più grande ha spento 80 candeline) che hanno lavorano attivamente per la perfetta riuscita dell’evento: “Si chiude una quarta edizione piena di sorprese per i nostri ospiti. Voglio in particolare ringraziare – ha affermato Emanuele Borghetti – tutte le istituzioni che hanno supportato l’Associazione in questo percorso: il Comune di Rometta, la Città Metropolitana di Messina e la Senatrice On. Barbara Floridia per la sua costante vicinanza alla manifestazione. A loro si aggiungono i nostri fedelissimi main sponsor: Banca Generali Private e V2Data. Come sempre adesso comincerà il periodo di studio e programmazione per la prossima edizione di Wine Not? per continuare a stupire tutti i nostri affezionati winelovers”.

Obiettivo dell’associazione, sin dalla sua nascita, è stato quello di valorizzare le tradizioni locali e la conoscenza del piccolo borgo messinese e Wine Not? va in questa direzione. Nessuno avrebbe potuto immaginare come un evento nato per gioco potesse diventare un appuntamento così atteso in grado di riuscire a promuovere, allo stesso tempo, la bellezza di un territorio e la cultura del vino. 

In crescita il numero di aziende vitivinicole che hanno sposato l’iniziativa, molte le riconferme. Il viaggio dei winelovers è iniziato dalla riscoperta delle tre doc di Messina, Faro, Mamertino e Malvasia delle Lipari ma anche quest’anno è stata importante la presenza di cantine provenienti da tutta la Sicilia, oltre che dall’Umbria e dal Veneto. In degustazione oltre 130 etichette di 35 aziende, ciascuna delle quali è riuscita a raccontare storie di piccoli o grandi vitigni, di territori, di famiglie, di eccellenze. Il compito di aprire la rassegna il 3 agosto è toccato alla delegazione di Taormina dell’Associazione Italiana Sommelier che ha organizzato un’interessante masterclass dedicata ai vini messinesi dal titolo: Messina senza confini – dentro e fuori DOC”.

“Abbiamo deciso di regalarci e regalarvi questa esperienza di studio e approfondimento insieme ad AIS Taormina, a testimonianza dell’ampia valenza sociale e formativa di quello che ormai è l’ecosistema Wine Not?” ha spiegato Emanuele Borghetti, in apertura della masterclass ospitata nella piazza di Sant’Andrea, dinnanzi alla chiesetta della Madonna del Sabato. A condurre la masterclass, Gioele Micali, responsabile eventi dell’Associazione Italiana Sommelier per la Sicilia e delegato di AIS Taormina, e Andreia Rogoz, sommelier e degustatrice AIS Taormina, che hanno accompagnato i winelovers nella degustazione di sette vini, espressioni di stili e di filosofie produttive differenti che hanno dato l’idea della specificità dei territori, come ha sottolineato lo stesso Gioele Micali. I due sommelier hanno condotto il pubblico alla scoperta delle tre DOC messinesi, con un approfondimento sulle zone di produzione, sui terreni, sui vitigni e sulle straordinarie note e caratteristiche di ciascuno dei sette vini in degustazione: Antica Tindari – Migrante Terre Siciliane I.g.t., Colosi – Secca del Capo Salina I.g.t., Tenuta Enza La Fauci – Petalo Rosato Terre Siciliane I.g.t., Az. Ciccolo I Due Pini – Ciaramita Terre Siciliane I.g.t., Caravaglio – Scampato Salina Rosso l.g.t., Cantine Bonfiglio – Piano Cuturi Faro DOC, Soprano di Sindaro – Faro 13 Faro DOC. 

La masterclass si è svolta in collaborazione con il ristorante Modì che ha offerto la degustazione di finger food. Sempre Giuseppe Geraci, patron del ristorante Modì di Torregrotta, è stato protagonista il 4 agosto del cooking show che ha dato il via all’evento di degustazione. Geraci dinanzi a un pubblico di appassionati ha preparato dal vivo uno dei piatti del nuovo menù, la ricciola con caponata e salsa San Bernardo e dedicato il piatto a tutte le donne, sensibilizzando i presenti sulla battaglia contro la violenza sulle donne. Un piatto che ha riportato alla memoria la storia di questa antichissima salsa agrodolce che veniva utilizzata dai Monsù come accompagnamento a diverse preparazioni. Ottimo il connubio con la caponata di melanzane siciliane e con la ricciola, regina dei nostri mari. Subito dopo il cooking show si sono aperti i banchi di assaggio in un itinerario ideale tra i vigneti e le produzioni di nicchia delle aziende partecipanti. A mezzanotte è arrivato il momento più atteso con la consegna dei premi Banca Generali Private alle etichette più apprezzate dal pubblico: per i rossi il Beatrice Faro DOC 2019 delle Cantine Bonfiglio, per i rosati l’Etna Rosato 2023 delle Cantine Giò Emmanuele Etna Wines, per i bianchi l’Etna Bianco Superiore 2021 delle Cantine Di Rachele, per i frizzanti il Katalé 2023 delle Tenute Farina della Torre e per gli spumanti il Nerello Mascalese IGT 2019 delle Cantine Madaudo. 

Particolarmente gradite anche le specialità di street food che hanno accompagnato i vini, dal tascapane al panino con la porchetta di suino nero dei Nebrodi, dal crocchettone di lasagna alla pasta ‘ncaciata, dalle polpette di melanzane alla parmigiana agli arrosticini abruzzesi, dall’angusbab al coppo fritto, dall’hamburger di carne alle braciole di pesce spada, dai formaggi ai dolci. Il tutto condito dalla musica dal vivo, dall’arte e dalla cultura che c’è dentro un buon calice di vino. Tutti questi ingredienti hanno decretato il successo della IV edizione di Wine Not? e l’Associazione Sabatina è già pronta a rimettersi al lavoro per la prossima edizione. L’appuntamento è ad agosto 2025. 

I partecipanti alla quarta edizione: Antica Tindari – Patti (ME), Azienda Agricola Ciccolo Due Pini – Messina, Azienda Agricola Vasari – Santa Lucia del Mela (ME), Azienda Di Dio Liboria – Bronte (CT), Azienda Di Rachele – Milo (CT), Bagliesi – Naro (AG), Baglio del Cristo di Campobello – Campobello di Licata (AG), Baglio di Pianetto – Santa Cristina Gela (PA), Baglio Oro – Marsala (TP), Bongiovanni Vini – Venetico (ME), Bortolin Angelo Spumanti -Valdobbiadene (TV), Cantina Catarussa – Santa Teresa di Riva (ME), Cantine Amato – Piraino (ME), Cantine Bonfiglio – Messina, Cantine Brugnano – Partinico (PA), Cantine Colosi – San Pier Niceto (ME), Cantine La Contea – Mascali (CT), Cantine Madaudo – Villafranca Tirrena (ME), Caravaglio – Malfa (ME), Colvendrà – Refrontolo (TV), Conte Luciese – Santa Lucia del Mela (ME), Coppola 1971 – Partinico (PA), Distilleria Giovi – Valdina (ME), Giò Emmanuele Etna Wines – Sant’Alfio (CT), Lungarotti – Torgiano (PG), Mandrarossa Winery – Menfi (AG), Romeo Vini – Santa Venerina (CT), Soprano di Sindaro – Messina, Tawny Owl soul & spirits – Messina, Tenuta Enza La Fauci – Messina, Tenuta Gatto – Messina, Tenute Farine della Torre – Marsala (TP), Tola Azienda vitivinicola – Partinico  (PA), Turi Eccellenze dell’Etna – Randazzo (CT), Vini Tonnino – Alcamo (TP).